PREFAZIONE

Continuiamo con questa pubblicazione a presentare documenti e testimonianze di persone locali, relativi al periodo storico che ha preceduto la nascita della nostra Repubblica, perché possiamo vedere come la sua costituzione abbia radici veramente profonde e come i sentimenti e le ragioni che ne sono al fondamento vengano da molto lontano. Avevamo infatti pensato ad una piccola collana, dal respiro più ampio della singola opera, dal titolo: “Una Repubblica venuta da lontano, spesso tradita, anche sul nascere“.  Se saremo in grado di proseguire il nostro lavoro i lettori capiranno meglio il perché della scelta di tali parole; per ora vediamo intanto questo che dovrebbe costituirne il terzo capitolo introduttivo riportando gli appunti di una giovane della nostra terra che visse quei momenti.

Nell’aprile del 2006 abbiamo infatti stampato il diario di un giovane tassignanese, pacifista convinto le cui aspirazioni erano ben altre che fare la guerra in Africa dove fu spedito nel 1935 per la costituzione dell’impero, che ebbe poi la ridicola durata di soli 7 anni. Nel novembre dello stesso anno abbiamo organizzato una serata sulla tragica esperienza della campagna di Russia, nella quale venne gettata tanta parte della gioventù della zona,  con la proiezione di foto e documenti e la lettura di testimonianze di caduti o reduci del Capannorese, che intendiamo pubblicare non appena reperiti i fondi necessari.

Ora è la volta di un diario relativo al breve periodo a cavallo della Liberazione redatto da una ragazza allora diciassettenne, anch’essa di Tassignano, dove l’elemento dominante è ancora il terrore di una vita sottoposta all’incertezza dovuta alla guerra e alla violenza e il nonsenso che l’accompagnano. Questa trilogia, ambientata singolarmente in località molto diverse tra loro, ha tuttavia un filo conduttore comune: quello di documentare le sofferenze della popolazione e soprattutto delle generazioni giovani che si affacciavano alla vita e che invece erano continuamente sottoposte dal cinismo dei potenti ad una condizione quotidiana di forte disagio e di pericolo imminente, rispetto a quella “normale” dei tempi di pace, con la bellezza dei suoi valori: affetti, amicizia. amore, impegno di lavoro e di miglioramento delle proprie condizioni umane.

E come questo cumulo di sofferenze sia stato il substrato da cui è nato il nostro moderno stato repubblicano e il cemento e il collante che ha partorito la nostra Costituzione.

Ci auguriamo che anche queste poche e semplici pagine scritte da un’adolescente di famiglia conTadina, oltre che testimonianza di una contingente situazione socio-culturale, siano anche memoria viva di un triste momento della nostra Storia.

Vogliamo poi ripetere alcune delle notazioni scritte nella pubblicazione dello scorso anno.

Come in altri casi, avendo trovato materiale documentario inedito relativo a persone della Lucchesia, anche se il tema non è strettamente pertinente alle tematiche trattate normalmente dall'Associazione, almeno ad un primo superficiale impatto, ci è sembrato giusto renderlo disponibile ad una più ampia cerchia di persone curandone la stampa. Crediamo infatti che attraverso le sensazioni e i sentimenti di una giovane di quel periodo si possa aprire un ulteriore spiraglio per capire meglio la vicenda storica attraversata dalle generazioni di allora.

L‘ impegno civile ci impone di portare alla luce i documenti della nostra storia recente che ci diano le maggiori indicazioni possibili per scelte morali e materiali consapevoli.

Per aiutare a riflettere sull’argomento riportiamo nella pagina iniziale della dedica alcune considerazioni espresse da due autori che quei giorni vissero in prima persona la terribile esperienza della guerra: due dei tanti, rappresentanti di una umanità divelta dal suo mondo quotidiano di affetti, sentimenti, azioni pacifiche e laboriose e utilizzata come massa di manovra e carne da battaglia nelle variezone di operazione di un conflitto continuamente cercato, impegnando risorse e uomini che potevano, ieri come oggi, essere indirizzati su altri fronti, relativi al miglioramento della società civile - costruzione delle infrastrutture quali strade, scuole, ospedali,  ricerca scientifica e culturale, attivazione di servizi sociali: ecc. - per una crescita reale e completa del cittadino.

Capannori. estate 2007

PONTE